
Pace e dialogo
Il corso intende tracciare percorsi sui temi legati al pensiero sulla pace, al dialogo e al “polilogo” − o dialogo molteplice, come metodo di lettura e comprensione della realtà, del diritto alla pace nelle relazionali internazionali −, alla giustizia sociale come base per una pace duratura.
Struttura e calendario
Dal 07/02/23 al 18/04/23
Orario: martedì (18h00-21h30)
Costi e iscrizione
L’iscrizione al corso può essere fatta in qualità di studenti o da uditori.
Studenti
Partecipano ai corsi, hanno diritto a un tutor, sostengono gli esami e ricevono una certificazione universitaria.
Costo: 250 euro
Uditori
Partecipano ai corsi, non hanno diritto a un tutor, non sostengono gli esami e ricevono un attestato di partecipazione di estensione universitaria.
Costo: 200 euro
Per info e iscrizioni contattare swa@sophiauniversity.org
Corpo docente
Roberto Catalano
Pasquale Ferrara
Lucia Fronza Crepaz
Chiara Galbersanini
Pàlko Tóth
Massimo Toschi
Andrea Possieri
Cristina Montoya
Michele Zanzucchi
Il corso intende tracciare percorsi di approfondimento sui temi legati al pensiero sulla pace, al dialogo e al “polilogo” − o dialogo molteplice -, inteso come metodo di lettura e comprensione della complessità della realtà, approfondendo da un punto di vista interdisciplinare le teorie e prospettive attuali del pensiero sulla pace, il diritto alla pace nelle relazionali internazionali, la giustizia sociale come base per una pace duratura, l’educazione alla pace e la cittadinanza attiva, il ruolo del dialogo e delle religioni nei processi di peace-building e riconciliazione, il nesso fra pace ed ecologia, il ruolo della comunicazione in un approccio dialogico, integrando l’analisi teorica con l’esame di specifici casi-studio.
PRIMO MODULO
Introduzione
Il primo modulo introduttivo e interdisciplinare inquadrerà i concetti chiave del corso, proponendo una cornice teorica di approfondimento: Quali sono le prospettive attuali del pensiero sulla pace? Cosa si intende oggi per dialogo e “cultura del dialogo”? Quando il dialogo può essere definito come un processo dinamico, capace di produrre effetti trasformanti anche per i protagonisti dell’interlocuzione? E come interviene nella costruzione dei percorsi di pace e di riconciliazione?
SECONDO MODULO
Pace e dialogo nelle relazioni internazionali
Le relazioni internazionali e, in particolare, le relazioni tra Stati sono spesso mosse da interessi antagonisti. Di più: la narrazione prevalente considera la guerra un fenomeno “fisiologico” e condizione ordinaria nelle relazioni tra Stati, quando invece questa prospettiva dovrebbe essere rovesciata, riconoscendo che la guerra rappresenta un evento patologico delle relazioni fra Stati. Esiste, allora, un diritto alla pace? E cosa significa dialogare nell’ambito delle relazioni internazionali? È possibile orientare i diversi attori politici verso processi di riconciliazione? Quali nuove categorie “politiche” è possibile immaginare nelle relazioni tra Stati?
TERZO MODULO
Religioni, pluralismo e dialogo
Nei contesti socio-politici plurali e complessi, sia nella dimensione locale (quartieri, città), che in quella globale, le differenze di visioni e di opinioni divengono anche divergenze conflittuali, dando origine a veri e propri conflitti identitari, in cui spesso la religione gioca un ruolo importante. Come è possibile dialogare in un contesto pluri-religioso? Il conflitto di visioni, impedisce la ricerca di una intesa? E nel caso della diversità religiosa, che ruolo giocano le religioni nella costruzione dei processi di pace? E in particolare nel bacino del Mediterraneo-Mare nostrum? Sono risorse positive o diventano parte del problema?
QUARTO MODULO
Comunicazione, media e dialogo
Può il giornalismo essere “dialogico”? In che modo contribuisce a leggere la complessità del mondo in cui viviamo, evitando eccessive polarizzazioni e conflitti di visione? Che ruolo gioca la comunicazione nei processi di costruzione della pace? E in tempo di guerra? Che ruolo giocano i media nell’educazione alla pace e al dialogo?
QUINTO MODULO
Ecologia, sviluppo, giustizia e pace
Sappiamo che la connessione tra conflitti, sviluppo, pace ed ecologia è oggi strettissima in tutte le aree del mondo. “Tutto è in relazione», «tutto è collegato», «tutto è connesso» leggiamo nell’enciclica Laudato Si’. Anche il tema energetico è diventato oggi più che mai strategico, non solo nelle relazioni fra Stati ma anche nella società civile: le scelte di approvvigionamento interessano già il nostro presente e il prossimo futuro. Quali percorsi di pace è possibile tracciare affinché l’approccio ecologico diventi sempre più anche un approccio sociale, tale da integrare la giustizia nella questione ambientale, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri?
Cosa aspetti?

FAQ
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